Paolo Pulina
Poesie
per gli amici ex CUSM
ritrovati
29 giugno 2008-15 maggio 2011
maggio 2011
29 giugno 2008: presso il Circolo culturale sardo di Cinisello
una rimpatriata degli ex studenti del CUSM di Sesto San Giovanni
Nel 1968, quando eravamo studenti, ci eravamo incontrati nel Collegio Universitario dell’Università Statale di Milano (CUSM) di Via Milanese 300 a Sesto San Giovanni, dove oggi hanno sede i reparti dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico del Gruppo Multimedica.
Per iniziativa di chi scrive – giornalista sardo-pavese responsabile Comunicazione della Federazione delle Associazioni Sarde (FASI) – a quarant’anni di distanza, domenica 29 giugno 2008, una trentina di quegli ex studenti si sono ritrovati in una sede molto vicina al CUSM di una volta, cioè presso i locali del Circolo culturale sardo di Cinisello Balsamo di Via Cornaggia.
I rappresentanti del Direttivo del Circolo, guidati dalla presidente Carla Cividini Rocca, hanno riservato un’ottima accoglienza agli ex studenti, oggi affermati professionisti, che hanno dimostrato di apprezzare, come stimolo per rinverdire piacevoli ricordi, le gustose pietanze di rigorosa origine sarda preparate dallo staff dei provetti cucinieri.
Prima dei piaceri della tavola, i partecipanti hanno dedicato un pensiero ad alcuni colleghi prematuramente scomparsi. In particolare ho voluto ricordare tre giornalisti, che a suo tempo erano stati anche loro ospiti del Collegio universitario. Due erano giornalisti pubblicisti (la piacentina Luciana Donazzi, scomparsa nel 1997, e il vogherese Claudio Bertoluzzi, venuto a mancare nel 2006), il terzo era un professionista della carta stampata, ben conosciuto dai lettori del “Giorno”, giornale per il quale ha scritto per molti anni. Si tratta di Pier Luigi Golino, morto nel maggio del 2003. Perse la vista a quarant'anni a causa di una grave malattia, ciò nonostante continuò la professione fino all'ultimo. Per questa sua tenacia e forza d'animo, l'Istituto dei Ciechi di Milano ha istituito un premio giornalistico a suo nome. Poco prima di morire, lasciò un manoscritto, dal quale ha preso ispirazione Max Parisi per il romanzo giallo Carusi. Le indagini del giudice Sarullo (Koinè Nuove Edizioni, 2007).
Paolo Pulina
A Cinisello Balsamo, domenica 29 giugno 2008, c'erano:
Carlo Di Alesio
Michele Ranieri e Debora
Mario Rasella
Fabrizio Donazzi
Adriano Decarli
Roberto Trapani
Francesco Facchini
Gino Benza
Aldo Castellano
Paolo Pulina
Marinella Mirinino
Pietro Maddaluna
Pippo Ripa
Ferdinando Tessari
Nino Alloggio e signora
Edoardo Sanfilippo
Nino Bosco
Franco Bonini
Secondo Giacobbi
Francesco Cosenza
Andrea Cortese
Bruno Paba
Gianluca Pulina
A Pavia, domenica 28 giugno 2009, c'erano:
Paolo Pulina
Marinella Mirinino
Carlo Di Alesio
Franco Bonini
Pietro Maddaluna
Pippo Ripa
Roberto Trapani
Michele Ranieri e Debora
Giulio Reggio
Aldo Castellano
Nino Bosco
Fabrizio Donazzi
Antonio Latrecchina
Loredana Sacchini
Gino Benza
A Aulla, sabato 10 ottobre 2009, c'erano:
Franco Bonini e signora
Carlo Di Alesio e signora
Giulio e Paola Reggio
Michele Ranieri e Debora
Marinella Mirinino
Paolo Pulina
Fabrizio Donazzi
Roberto Trapani
Franco Manigrasso
Antonio Latrecchina
Pietro Maddaluna
Pippo Ripa
Poesia n. 1
Questa volta ci ha pensato Pippo Ripa
a organizzar per il pranzo la rimpatriata,
e Pippo, ch’è uno che non se ne impipa,
ha fatto da traino alla nostra cordata.
Ci ha messo lo zampino Franco Bonini
e così siamo finiti nella sua Aulla:
ci aspettavano alla trattoria Zini,
dove la quantità di funghi tutto annulla.
La cosa non ha disturbato Maddaluna,
che, dovendo fare da perfetto autista,
di tazza ne ha bevuto solo qualcuna
ma che a ogni piatto era pronto in pista.
Di fronte a lui il cognato Donazzi,
che non vuole certo rimanere indietro,
pensando dentro di sé “Sti cazzi!”,
mantiene lo stesso ritmo di Pietro.
Solo sta attento sull'ala destra
che, appostato sulla sedia masticatoria,
Pippo non gli rubi qualche extra,
spingendo lui e Paola Reggio a far oratoria.
Se le signore Bonini e Di Alesio avanzan tagliatelle,
non preoccupatevi voi della cucina,
Pippo e Maddaluna si pappan pure quelle:
di tutto è testimone il sorvegliante Pulina,
che lotta contro il proibizionismo
impersonato dalla moglie Marinella
che, anche in mezzo al prandiale edonismo,
non smette di far la sentinella.
E ne ha ben donde, commenta Ranieri,
che, anche se fortemente si abboffa,
come conferma Debora per ieri e avantieri,
non ha bisogno di allargar la stoffa.
Anche Carlo Di Alesio e Giulio Reggio,
che pure sono delle buone forchette,
sornioni, dell'obesità fan dileggio
e via con funghi, carne e pane a fette.
Come d'altronde il buon Roberto Trapani;
mentre Latrecchina e Franco Manigrasso
ricordano i tempi delle utopie immani,
dei nostri cervelli non disposti all'ammasso.
Finisco con il lancio di un messaggio:
appuntamento a Milano nel 2010, sabato otto maggio.
Risposta in rima
Caro Paolo, mio fine dicitore,
ti ringrazio davvero di gran cuore.
Assai pregio i tuoi versi, anche scazonti,
e ti assicuro, a maggio sarem pronti
per un altro simposio di gran classe:
ricercheremo Curàa delle masse,
e adesso che il discorso si fa serio,
sollecitiamo Petrina e Daverio,
insistiamo, non è troppo tardi,
per ritrovare il vecchio Sangirardi,
Lacetera e Sarotti. Da Milano,
certo si farà vivo Castellano.
Dei Passerini possiamo far senza,
ma non rinunceremo a Gino Benza,
Bosco, Decarli, Paba e Tessari
né a tutti gli altri sodali più cari.
Maddaluna o Latrecchina in regìa,
Giuseppe Ripa alla fotografia,
allieteranno i nostri commensali,
penserà Reggio agli… effetti speciali.
per ora chiudo qui la filastrocca,
vedrai: forse vien pure "Giorgiobbocca".
Carlo Di Alesio
Poesia n. 2
Caro Charlie, se tu rispondi con i versi,
è giusto che sappiano tutti gli altri;
perciò io, in uno dei miei tempi persi,
superando i tuoi timori scaltri,
provvedo a mandare agli ex cusmini
anche il frutto della tua versificazione,
sperando di suscitare nei nostri affini
adeguati sentimenti di commozione.
Ex collegiali di Sesto e di Via Bassini,
rispondete all'appello di Charlie,
troviamoci in molti e non in pochini:
inviti ad personam non siamo usi farli.
Rammarico con prenotazione
Segnato il soma dal passar degli anni
intatta la voglia di esorcizzar gli affanni
sovente stempero i miei pensieri
andando al tempo dei capelli neri
quando D'Intino con faceto fare
tutto di noi spiava e lasciava andare.
Mi spiace quindi in quest'era brulla
d'aver mancato il radun d'Aulla,
dove almanaccando tra ricordi e sogni
si sarà su ognun detto di ogni
per cui obbligatorio e non sol saggio
risulta il prenotar l'otto di maggio.
Adriano Decarli
Poesia n. 3
Auguri agli ex del CUSM
A tutti Voi ripetutamente importunati
per gli incontri di Cinisello e di Aulla;
a quelli che abbiamo finalmente ritrovati,
a chi non ha partecipato per nulla;
gli auguri sinceri di Buone Feste
servano di memoria permanente
che l'8 maggio 2010, immancabilmente,
saremo in un luogo di turismo agreste.
Se negli anni passati prima i Pulina
e poi Franco Bonini ci han pensato,
stavolta spetta ad Antonio Latrecchina
farci trovare tutto organizzato.
Si è parlato di un bell'agriturismo,
però non molto lontano da Milano;
non si scoraggino perciò i posapiano
e nessuno faccia astensionismo.
Anzi ognuno faccia propaganda
tra gli ex compagni di Pensionato,
per una rimpatriata come Dio comanda,
per una rentrée che dia ottimo risultato.
2 aprile 2010
BUONE FESTE
E all' otto di maggio
con più coraggio
Pietro Maddaluna
Poesia n. 4
Risposta a Maddaluna
Buona Pasqua a Maddaluna,
a Luigi e alla loro cagnolona;
ora che la stagione è più buona,
magari per una pizza sotto la luna
ci faranno compagnia i Ripa.
Intanto ringraziamo il Pippotto,
che per niente se ne impipa,
e lavora per maggio, giorno otto,
chiamando gli ex CUSM a raduno
contattandoli uno per uno.
Anche Di Alesio è in movimento
per avere Macry e Conte (Giuseppe),
come dire la storia del Novecento
e il romanzo che al mito si sottomette.
Siamo orgogliosi dei nostri amici
diventati "firme" a livello nazionale;
ma l'8 di maggio, niente scherzi!,
è sicuro che molto più vale
chi dalla tasca cava più sesterzi!
Il discorso vale anche per Ranieri,
anzi oggi sicuramente più di ieri.
Antonio Latrecchina è avvisato:
è organizzatore ma anche avvocato;
appronti un bell'attestato di vittoria:
chi caccia più danè avrà più gloria.
Poesia n. 5
11 aprile 2010
La poesia allunga la lista
All'undici di aprile, dice Pippo Ripa,
l'elenco degli aderenti non straripa:
Antonio Latrecchina e sua moglie,
Di Alesio e Trapani nessun ce li toglie,
il Ripa è accompagnato da Maddaluna,
che anche Pulina e Marinella raduna;
arrivano – e non si dica che è nulla! –
Franco Bonini e Lilli da Aulla!
Pronti sempre, oggi come ieri,
sono Debora e Michele Ranieri;
fanno parte anche del conteggio
i milanesi Giulio e Paola Reggio.
Nella poesia c' è ancora posto,
qui sotto precise indicazioni sul costo!
E aggiungo: anche sull'ottimo posto!
Poesia n. 6
Agli indecisi e ai dubbiosi
Se desiderate entrare nella poesia,
rispondete presto sì a Pippo, suvvia!
L'appuntamento è nella Cascina Caremma;
direbbe D'Intino: "Mannaggia la Maremma",
che aspettate a dismettere la flemma
e a sciogliere il non difficile dilemma?
Il luogo è facilmente raggiungibile
(solo a Bruno Paba occorre il dirigibile);
se uno non vuol spendere per il vino,
un bicchierino glielo offrirà il vicino.
Poesia n. 7
Il nostro entusiasmo è "alle Stelle":
ha aderito anche Corrado Lamberti,
non staremo più nella nostra pelle,
davanti a uno degli astrofisici più esperti.
Sarà di nuovo con noi Aldo Castellano,
docente illustre del Politecnico di Milano;
storia dell'architettura, anche medievale,
è il suo pane, con l'archeologia industriale.
Rimpolpate degli "interventisti" il nòvero,
ogni nuovo aderente avrà i suoi versi,
che, contrariamente ai lontani tempi persi,
celebreranno il suo non essere in sciòpero.
Poesia n. 8
13 aprile 2010
Anche l'architetto Francesco Manigrasso
non ci ha proprio voluto lasciare di sasso.
Ha pensato: "Non sono stupido, non ripudio,
voglio tutti gli ex CUSM clienti del mio studio!".
Gemma Di Filippo, medico senza frontiere,
sarà disponibile, certamente con molto piacere,
a spiegarci, a tavola, com'è l'Africa lontana
non vista dalla Luna ma de visu da una siciliana.
Siamo davvero contenti per la lieta sorpresa:
saranno con noi anche Bruno Paba e Teresa;
il nostro insegnante in pensione, pabale pabale,
commenta al vetriolo citazioni da qualche giornale.
Salutiamo Gino Benza, "associato confermato",
nell'insubre Ateneo docente di fisica rinomato;
"Hydrodynamic effects in phase separation"
è soltanto una delle sue molte publication.
Poesia n. 9
16 aprile 2010
Scrive Pietro Maddaluna:
CAMPAGNA DI PRIMAVERA
COMPAGNI DI PRIMAVERE
IN CAMPAGNA IN PRIMAVERA
sic volvenda aetas commutat tempora rerum
Risponde Paolo Pulina:
Fate immediatamente largo e pista!
Arriva Pietro Maddaluna latinista!
Perché la massima abbia interpretazione,
vi dò da Internet pronta traduzione.
Ora è trascurato il rame, l'oro è asceso al più alto onore.
Così il volgere del tempo tramuta le stagioni delle cose:
ciò che era in pregio, diventa alfine di nessun valore;
quindi subentra un'altra cosa ed esce dal disprezzo
e sempre più, di giorno in giorno, è desiderata, e una volta scoperta
fiorisce di lodi e gode tra i mortali di mirabile onore. (Lucrezio)
Caro, il nostro Lucrezio del "De rerum natura"
che tramite Piero ci ricorda quanto è dura
trovare un alloggio nell'ex CUSM al pellegrino
che non vorrebbe spendere troppo per un lettino.
Come ci manca, a Sesto, Casa Maddaluna,
che di persone ne ospitava anche più di una !
Replica Maddaluna:
sine ira ac studio, google pulinam docet.
Commenta Pulina
Sine ira ac studio et etiam sine metu
tibi donavi responsum inventum in Internetu.
Hoc modo Pulina docet
et forsitan non nocet.
Poesia n. 10
26 aprile 2010
Taccio su De Nardin, che non rammento,
e con Mario Rasella, "Baffo", mi compiaccio
perché il nostro medico ora in pensionamento
è uno che da sempre sa rompere il ghiaccio;
anche Luigi Limardo trasmette simpatia:
il nostro dentista, di velivoli costruttore,
col figlio arriverà sfruttando l'aerovia
e atterrando in cascina dell'aereo domatore.
27 aprile 2010
Ha scritto Carlo Di Alesio:
Davvero antiquissima la sapientia di Maddaluna. Del resto, egli è il nostro MADU'SALEMME. Forse, anche di più. Infatti, ecco cosa si tramanda circa la creazione del mondo:
Fece la bianca luce il primo giorno,
e poi le stelle, e il sole nel secondo;
mise alle terre tutte l'acque intorno,
quindi si diede a popolar lo mondo.
Pose in cielo gli uccelli, i pesci in mare,
e finì l'uomo nella sesta sera.
Poi si sdraiò nell'aere a riposare;
Maddaluna non fece, egli già c'era.
Poesia n. 11
Dice Carlo: Madda Luna è il nostro Sole,
lo incontrammo in fase di "immatricolazione"
a Sesto capo indiscusso della lustrazione
ma, al ricordo, è certo che nessuno si duole:
lui sapeva quando, al prezzo di un bicchiere,
era il caso di smettere con "il musichiere".
Inconfondibile, con la sua vistosa bazza,
è il nostro immarcescibile "cavillo" di razza.
Poesia n. 12
1 maggio 2010
Siamo contenti che Donazzi Fabrizio,
alto matematico della fabbrica Pirelli,
di stare in compagnia non ha perso il vizio
come quando in auto portava noi pivelli.
Risentiremo con gioia la voce meridionale
di Nino Bosco, direttor di studio ambientale,
che è riuscito a convincere la sua Graziella
a passare una domenica in una cascina bella,
immersa nell'immenso verde del Parco del Ticino,
del cui suolo ci dirà tutto il geologo Nino.
Poesia n. 13
Resoconto dell’incontro a Cascina Caremma, 8 maggio 2010
A Cascina Caremma, in quel di Besate,
le nostre vite si sono di nuovo incrociate,
in mezzo al verde della pianura padana,
con aperitivo offerto da Antonio e Loredana.
Dopo vari lustri ci sono stati di nuovo vicini
Piero Tegliai, De Nardin e Alberto Carini;
abbiamo anche ritrovato, con sorrisi aperti,
Gemma Di Filippo e Corrado Lamberti.
I nove antipasti sono stati tutti fatti fuori
una volta che ci siamo accomodati dentro;
il risotto alle sei erbe ha portato in alto i cuori
e anche il secondo primo ha fatto centro:
dopo le palline – borragine e ricotta (niente male!) –
ecco il rotolo di pollo e il cosciotto di maiale.
Maddù, Pippo, Tegliai e Baffo alla consolle
invitano a mangiare anche patate e cipolle.
Gran chiusura con i dolci dell'agriturismo,
con grappa e amaro a condir l'entusiasmo
per l'amicizia rinsaldata in grande armonia
ricordando gioie e dolori incontrati in via.
Carlo legge il messaggio di Conte (Giuseppe),
altri rievocano "gavettoni" e aneddoti tutto pepe.
A Corrado, a San Babila temerario eskimoso,
Latrecchina e Pulina dicono scuse a ritroso,
e per farsi perdonare le doti non combattive
hanno offerto bevande aperitive e digestive.
Roberto, Limardo padre e figlio, Nino e Graziella
con Gemma, Corrado e signora fan comunella;
Gino Benza con Carnini il gruppo corrobora
e vicino Michele non lascia la sua Debora.
Dall'altra parte, con De Nardin e Bonini,
Fabrizio fronteggia il trio Castellano, Paba, Di Alesio:
si parla (inevitabile!) di qualche ex compagno vanesio;
Manigrasso architetto vuol scrivere, per chi non c'era,
il racconto di De Nardin e lui che finirono in galera:
presero un tassì per curiosare in Via Tibaldi
e furono subito catturati come se fossero ribaldi.
Franco invita tutti a raccontare storie di allora,
al sito di Pippo Ripa o a Muci a Nardò editore;
vedendo Pulina attento Marinella tradisce pallore
all'idea di altra carta che invada ancora la dimora.
Loredana racconta a parole che il suo amore
per Antonio non era proprio ben visto dalle suore.
Qui la poesia, terminati i nomi, si ferma per un po';
prossimo appuntamento: sabato nove ottobre;
ci ritroveremo in qualche luogo dell'Oltrepò,
Ripa, Maddù e Pulina aspettano mujeres e hombres.
A Cascina Caremma, l'8 maggio 2010, c’erano:
Piero Tegliai
Alberto Carnini
Giuseppe De Nardin
Fabrizio Donazzi
Nino Bosco e Graziella Filippini
Mario Rasella
Gigi e Pietro Limardo
Bruno Paba
Gemma Di Filippo
Aldo Castellano
Corrado Lamberti e Giusi
Gino Benza
Francesco Manigrasso
Michele Ranieri e Debora
Carlo Di Alesio
Roberto Trapani
Franco Bonini
Antonio Latrecchina
Loredana Sacchini
Paolo Pulina
Marinella Mirinino
Pietro Maddaluna
Pippo Ripa
Ha scritto Pietro Maddaluna
edmondo, è vero i partecipanti alle pappate hanno dai
3 ai 7 anni meno di noi (del 1942); se poi questo non
sembra risultare dalla documentazione fotografica a tue
mani, devi metterlo in conto al maggior logoramento della
sinistra marxista come si è storicamente determinato nei
suoi adepti cusmini.
Poiché con gianni pennetta, noi liberal, eravamo nel solco della storia,
sempreverdi ma mai lega ci siamo mantenuti.
Allora, folta la capigliatura, forte di maurice merleau-ponty
con "umanismo e terrore + le avventure della dialettica".
Oggi, raso a biglia, insieme a paolo macry, che con "gli ultimi giorni" chiude il
suo cerchio da elena croce ad elena aga rossi,
Ad ogni buon conto michele s. (che ci legge sornione), anche
lui del 42, probabilmente ci sarà e così gianbattista giudici (titta), del 41.
Per il blog puoi rivolgerti a giuseppe ripa che ne è l' autore.
Ancora una cosa. Come vedi quando ti scrivo per conoscenza
mando al gruppo (gruppo che è più vasto dei nominativi che leggi e della
cui maggior consistenza ti aggiornerò).
Per chiudere e questo, edmondo, è rivolto al gruppo, mi fa molto piacere
che paolo macry si sia iscritto al blog di pippo.
Poesia n. 14
Maddaluna vincitore
Maddaluna, testa bella rasata,
fa l'elogio della sua pelata;
e fin lì niente possiamo dire,
poi però strizza l'occhio a Macry
e il nostro sostiene con ardire,
tirando in mezzo Merleau- Ponty,
che, così come succede agli Stati,
fisicamente sono di brutto crollati,
data la loro poco accorta vista,
gli aderenti alla sinistra marxista.
Sempreverde lui si è conservato
perché l'edera mai ha dimenticato.
Ha vinto lui, avvinto con l'edera,
meno male che ancora si federa
con i più giovani di lui malandati
che al CUSM non si eran fidati
del deputato Adolfo Battaglia.
Così hanno perso la battaglia
e Maddaluna lancia le sue gride
e intanto, allegramente, se la ride.
Questo misto di Napoli e Vercelli
ha fregato un mucchio di cervelli.
Hasta la victoria siempre, Mataluna!
Poesia n. 15
22 maggio 2010
Anche il Claudio Dadone è stato tratto
nella rete degli ex del mitico Collegio,
torna con noi il nefrologo di gran pregio
da me confuso con urologo meno attempato.
Per l'errore chiedo umilmente scusa
e condivido a pieno la sua proposta:
nel cartellino identificativo, come si usa
tra congressisti, nome e cognome in mostra
oltre, ben in evidenza, una foto di allora
quando il CUSM era la nostra dimora.
Prosa
25 maggio 2010
Ha scritto Paolo Macry:
ti leggo con ritardo (colpevole) caro & antico paulina
vedo che mi citi come evocatore di disastri
arrossisco, cercherò di pensarne di più allegre
(e poi chi mi dà lezioni di questo vostro dolce cusm novo?)
Risponde Pulina:
Caro Macry, di buona mattina leggo questa tua puntualizzazione (alla quale,
perché non si depositino spiacevoli equivoci, mi affretto a rispondere).
Il tuo riferimento è ai miei versi scherzosi dedicati a Pietro Maddaluna
(tra di noi, presente Pippo Ripa, data la relativa vicinanza dei luoghi in cui abitiamo in Oltrepò pavese, siamo soliti scambiarci anche de visu qualche "frecciatina")
il quale aveva scritto, con la sua ben nota e simpatica vena di sfottitore libero,
Maddaluna scripsit:
edmondo, è vero i partecipanti alle pappate hanno dai
3 ai 7 anni meno di noi (del 1942); se poi questo non
sembra risultare dalla documentazione fotografica a tue
mani, devi metterlo in conto al maggior logoramento della
sinistra marxista come si è storicamente determinato nei
suoi adepti cusmini.
Poichè con gianni pennetta, noi liberal, eravamo nel solco della storia,
sempreverdi ma mai lega ci siamo mantenuti.
Allora, folta la capigliatura, forte di maurice merleau-ponty
con "umanismo e terrore + le avventure della dialettica".
Oggi, raso a biglia, insieme a paolo macry, che con "gli ultimi giorni" chiude il
suo cerchio da elena croce ad elena aga rossi].
Poiché Maddaluna aveva richiamato il titolo del tuo ultimo libro (Il Mulino, 2009) Gli ultimi giorni che ha per sottotitolo Stati che crollano nell'Europa del Novecento ho voluto alludere a questo sottotitolo nello scherzoso ragionamento attribuito al "nostro" Maddaluna.
Maddaluna vincitore
Maddaluna, testa bella rasata,
fa l'elogio della sua pelata;
e fin lì niente possiamo dire,
poi però strizza l'occhio a Macry
e il nostro sostiene con ardire,
tirando in mezzo Merleau- Ponty,
che, così come succede agli Stati,
fisicamente sono di brutto crollati,
data la loro poco accorta vista,
gli aderenti alla sinistra marxista.
Caro Macry, a questo punto arrossisco io, se capita che mi rimproveri di averti citato
come "evocatore di disastri" (ciò che non mi era passato, come si dice, neanche nell'anticamera del cervello).
Poesia n. 16
18 settembre 2010
Il numero risulta proprio ridottino,
vediamo di rinforzarlo un pochino;
l'agriturismo è bello e accogliente
e aspetta di noi un contingente.
Chi ha già scelto di partecipare,
una comunicazione a Pippo attivi;
così ci possiamo dare da fare
per dire dei presenti definitivi.
Se uno esclude di poter venire,
a Pippo subito lo faccia sapere.
Aspettiamo tutti a Riva del Borgo;
con gli oltrepadani, saluti vi porgo.
Poesia n. 17
28 settembre 2010
Bravo Pippo e bravo Pietro Maddaluna
che di giornata non ne han fatto passare una
senza tormentare i carissimi ex cusmini
invitandoli a non disertare Brunelli Vini.
Come potete vedere, c'è ancora posto
per gustare ravioli, brasato e cinghiale;
i vini poi non sono proprio niente male
ed è abbordabile anche tutto il costo.
Dispiace per il caro Lamberti Corrado
trattenuto da problemi di assistenza;
anche di Gemma Di Filippo saremo senza
perché in un volo dall'Africa non rado.
Su, dunque, vedete di darvi una mossa:
se no, da Pippo e Maddù altra percossa!
Non vi risparmio un'altra poesia,
che però, come vedete, non è mia!
Anche di Michele e Debora, suvvia,
si è impadronita la poetica mania.
Hanno scritto Michele Ranieri e Debora:
Questo appuntamento ci tocca ahimè saltare,
ma certo al prossimo non potremo mancare.
perché, certamente, sarà da organizzare.
Poesia n. 18
9 ottobre 2010
Hanno aderito al pranzo di Borgo Priolo (Pavia)
1 Marinella Mirinino
2 Paolo Pulina
3 Pietro Maddaluna
4 Pippo Ripa
5 Franco Bonini
6 Carlo Di Alesio
7, 8 Francesco Manigrasso e Angelica
9 Gianbattista Giudici
10 Fabrizio Donazzi
11, 12 Antonio Latrecchina e Loredana
13, 14 Roberto Trapani e Luisella Guerra
15, 16 Nino Alloggio e Liliana
17 Edoardo Sanfilippo
18, 19 Gigi Ziliani e Laura
20, 21 Claudio Dadone e Ester
22 Nino Bosco
23 Daniele Mascanzoni
24 Aldo Castellano
25, 26 Gianluca Pulina e Giovanna
Questo sabato da Brunelli Vini
ancora una volta siamo stati vicini;
l'atmosfera è stata emozionante
specie per chi era principiante
di queste riunioni di ex cusmiani:
Titta Giudici, Gigi e Laura Ziliani,
Luisella Guerra, i coniugi Dadone,
Angelica Manigrasso e Mascanzoni.
Di tutto quello che c'era nel menù
adesso non resta proprio niente più.
Rimane una conferma di amicizia
dal gustoso, dolce sapore di liquirizia.
Conserviamolo fino al mese di maggio
(esempio: sabato sette o domenica otto)
del 2011, e comincino a farsi sotto,
ad alimentare tutto l'ingranaggio,
insomma a lavorare con previdenza,
tutti quelli che han proposto Piacenza.
Fate girare questa comunicazione
a chi non figura tra i destinatari:
almeno a livello di informazione
tutti gli ex cusm siano alla pari
Poesia n. 19
11 ottobre 2010
Grazie a Daniele Mascanzoni
Daniele Mascanzoni, nucleare ingegnere,
non dal cassetto ma da un suo forziere,
ha recuperato un reperto molto prezioso
che a noi ex cusmini era ormai ascoso.
Queste foto a colori di 40 anni fa
a forti emozioni danno subito il la:
teatro, mensa, bar e i diversi saloni
e naturalmente le camerette funzionali
ci ricordano i luoghi delle aspirazioni
che avevamo per raggiungere puri ideali.
Il ritrovarsi di questi ultimi anni
ha detto che è rimasto tra noi affetto
e il piacere di vedere i vecchi amici
e riparlare di quando hanno messo radici
le nostre predilezioni professionali.
È meritorio raccogliere documenti
di come eravamo in quei momenti;
seguiamo quindi l'esempio di Mascanzoni
e rispolveriamo gli antichi faldoni.
Il Blog di Pippo Ripa è sempre pronto
di tutto il ritrovamento a dare conto.
Poesia n. 20
Siamo gia' nove per pranzo del 18 dicembre 2010
al circolo sardo di Vimodrone
Adesioni al 30 ottobre 2010:
1) Paolo Pulina
2) Marinella Mirinino
3) Pietro Maddaluna
4) Pippo Ripa
5) Roberto Trapani
6) Michele Ranieri
7) Deborah
8) Fabrizio Donazzi
9) Aldo Castellano
Cari ex cusmini, in specie milanesi,
sapete perché scegliamo Vimodrone?
Perché fa bella rima con pensione!
Si pensiona nell'ultimo dei mesi
il nostro Pippo Ripa, gran lucano,
il quale vuole salutare, a Milano,
gli amici che immagina riconoscenti,
per dirla fuori da tutti i denti,
con chi ha riservato il privilegio
di un sito web agli ex del Collegio.
Intervenite, per questo, numerosi
e, cosa che non guasta, generosi!
Viva sempre Pippo Ripa, il comandante,
e, ora che sarà in pensione a Godiasco,
regalategli pure di vino un bel fiasco
ma anche un telelavoro poco stancante.
E' felice certo chi in pensione casca
ma è meglio se ha un "aiutino" in tasca!
Poesia n. 21
19 dicembre 2010
Dopo Vimodrone, Circolo sardo "La Quercia"
Per mangiare il maialetto di Vimodrone
– avendo dovuto dare forfait, con Dadone,
Ester, Antonio Latrecchina con Loredana
e, all'ultimo momento, essendoci una grana
per Michele e Debora Ranieri, per gli Ziliani,
per gli innevati coniugi Bonini aulliani,
e problemi per Trapani e signora Alloggio –
si sono dovuti fare proprio estremo coraggio
Pippo Ripa, Piero Maddaluna e Albert Decarli
con Fabrizio Donazzi, e vedi di nominarli,
Aldo Castellano, Nino Alloggio e Sanfilippo
unitamente alla famiglia di Paolo e Marinella
con i dirigenti del circolo (compagnia bella!).
Pulina volentieri ha offerto il mangiare
agli amici che han sgomitato per comprare
il suo ultimo libro, "Su Ploaghe", paese natale.
La cricca "Amici miei" solo entrante la sera
ha posto termine a quel soffrire da galera;
per i non oltrepadani l'abitare vicino
ha evitato brutti incontri con il palloncino.
Piero Maddaluna, fido autista provetto,
a casa ha menato i Pulina e Pippo, suo protetto.
Per il primo appuntamento del prossimo anno
gli incaricati a Riva del Borgo sentire si faranno.
Poesia n. 22
16 gennaio 2011
Quando Pulina e Alessio depredavano
la cucina di Maddaluna-Donazzi
Non dimentico i tempi milanesi della fame
in cui con Michele depredavamo il reame
di Luciana Donazzi sposata Maddaluna.
Piero ci diceva subito "Guardate la luna!",
ma poi, siccome è di una buona pasta,
quando Luciana diceva "Piero, basta!",
consentiva, e neanche poi a denti stretti,
che ci fossero serviti tanti, tanti spaghetti.
A parte gli scherzi, Luciana la piacentina
è sempre nei nostri cuori non per la cucina
ma per la generosità, gentilezza e simpatia
con cui ravvivava la nostra compagnia.
Piero fa bene a radunare le "disiecta membra"
(è un lavoro cui è portato, non vi sembra?)
degli ospiti di Via Milanese e di Via Bassini:
tutti gli siamo grati dei suoi sforzi certosini.
Il “prosastico” punto di vista di Maddaluna
Luciana faceva buon viso a cattiva sorte!
Mentre il marito era intento nella faticosa
accumulazione primitiva del capitale, le insidiose
cavallette rosse facevano man bassa della
sua dispensa, con forchetta e coltello,
in nome di un sistematico esproprio
proletario.
su coro dai sas cursas imbreagu.
pane, casu e calchi frutu ràntzigu.
e chi nisciuna cosa andet a revessu.
il cuore dalle corse ubriaco.
pane, formaggio e qualche frutto amaro.
e che nessuna cosa vada a rovescio.
che la loro attività salvaguardi.
fare assist agli industriali caseari.
Vadano a “predicare” senza rompere.
che migliorino le loro condizioni.
e di riuscire a venderlo a un prezzo “umano”.
per abbellire i presepi della capitolina gente.
ringrazi per la bella esperienza nuova evasa.
Semplice, i pastori abbandonino la pastorizia.
Traggo da una mail di Michele Alessio questa frase: “[...] Lo sa Pulina che ho fra i miei pazienti (faccio il medico di famiglia) parecchi Gramisci o Gramsci che originano da Plataci, paesino di montagna sullo Jonio? Gramsci, dunque, è calabro-albanese, non sardo. Tie'!”.
Per Michele Alessio grande è l'affetto
(a Milano con lui divisi stanza in Via Pacini);
solo per questo gli perdono lo scherzetto
di far credere che ignori le albanesi orìgini
del cognome Gramsci; non è oppugnabile
il fatto che Antonio è nato in Sardegna.
Michele per la sua colpa, anche se labile,
dovrebbe leggere, per punizione degna,
le centinaia di pagine che ho scritto
sul sardo che il fascismo ha imprigionato
ma non ha sicuramente poi sconfitto.
*
Milano, 19 maggio 2013,
11° raduno degli ex-cusmini
Provata la cucina sarda e piacentina
Francesco Manigrasso e Làtrecchina
han trovato in Via Spartaco a Milano
un ristorante pugliese non fuori mano.
Per primo è arrivato il grande Maddù,
sveglio dalle sei del mattino suppergiù:
voleva controllare bene la situazione
e quindi non c’è tempo di far colazione
per Titta Giudici, Pulina e Marinella.
Al Moscara-Charlie Brown (oh, bella!)
stanno facendo ancora grandi pulizie
quando compare uno tutto càlvizie
che pare voglia arrogarsi il diritto
di penetrare in cucina dritto dritto
per verificare stato di preparazione
di antipasti, prima e seconda razione.
Maddù teme che il Salento sia lento:
trattiene la sua irritazione a stento
e, per smaltire la rabbia accumulata,
propone una non breve sgambata.
Finalmente, giunta l’ora fatìdica,
Maddaluna, in men che non si dica,
davanti alla porta ben si posiziona
e brutalmente ogni arrivato arpiona:
egli si illude che ciascun ex-cusmino
ricordi il numero dato nell’elenchino!
Che fine han fatto (Maddù si dispera!)
le numerose e-mail mandate ogni sera?
Quando sotto la tavola mettono piede
Maddù capitàno per ultimo si siede
ma l’agitazione è sempre molto viva:
Maddaluna a coordinare tutto arriva:
indica ai tanti fotografi autorizzati
i soggetti in piedi, seduti o “piegati”.
Quando Michele Sangirardi entra,
un corale applauso subito lo centra.
Cosa si dirà nelle varie tavolate ?
Più o meno: 45 anni fa, ricordate?
Nomi, cognomi, episodi speciali:
ognuno dice memorie personali.
Tre cognomi non scordiamo di farli:
Lamberti, Andretta e Albert Decarli:
amici apparsi nel corso della riunione.
Poi, dopo l’ultima corale libagione
con cui si son svuotate le bottiglie,
si sono disperse le varie famiglie.
Quindi, finite le pratiche burocratiche,
Maddù ha esclamato: “Su le natiche!”
E, con fare da autoritario comandante,
ha ordinato di lasciare il ristorante.
Quando nessuno era più intorno,
soddisfatto, prepara a casa il ritorno.
Da Milano verso Pavia e poi Oltrepò:
Maddaluna è allegro e loquace (ohibò)
e, mentre invita Pulina a raccontare,
pregusta il piacere di e-mail da mandare!
Paolo Pulina
*
6 aprile 2014
Assago, Cascina Bazzana Superiore
Questa
volta ci siamo trovati da “Kico”
(Cascina
Bazzana Superiore di Assago)
grazie
ad Antonio Latrecchina – lo dico –
e a Maddaluna
che gli ha dato spago.
Piero,
nella concitazione della giornata,
ha scordato
a casa il prezioso cellulare:
non
poteva ricevere nessuna telefonata:
hai
voglia tu il suo numero di replicare!
In
più, aumentando la sua pressione,
è
diminuita quella delle care gomme
del
suo caro, nuovissimo macchinone.
Titta,
facendo, furbo, quattro somme,
diceva:
accelera, lumaca Maddaluna,
se
no, non arriviamo neanche all’una.
A
Piero piace obbedire a un amico caro
ma
soprattutto non vuole perdere, certo,
il
rendez-vous al metrò con la Rossaro.
Tra
i primi ad arrivare è Decarli Albert(o)
seguito
a ruota da Fabrizio Donazzi,
Giovanni
Pelle e Lamberti Corrado:
lui
misura gli astri in cielo non di rado,
ma
striscia contro un cordolo (e son cazzi!).
Latrecchina,
aggredito da un ascesso,
cerca
di coinvolgere Limardo dentista
ma
egli, con drone fatto da lui stesso,
insegue
il giocattolino sulla pista.
Poi
arrivano tutti e Maddù circoletta
i
nomi nell’elenco: nessuno si permetta
di
sfuggire al suo occhiuto controllo
e di
evadere la conclusiva marca da bollo!
Ed
ecco: fuori gli antipasti, fuori poi i primi,
fuori
il secondo: è una lotta sul ring di Kico.
Tutto
viene fatto fuori in men che non ti dico
anche
da quelli con i fianchi non opimi!
Anche
Michele Sangirardi, ultimo ad arrivare,
si
adegua al forte ritmo collettivo del masticare:
vuol
essere pronto, appena finiti dolci e vini,
a vendere
“Lotta comunista” agli ex cusmini.
Sudato
impegno per Maddù coordinatore:
riempire
la borsa di soldi senza far errore!
È
una parola: non si fida proprio di nessuno,
quindi
conta e riconta i pezzi ad uno ad uno.
Ultimati
i conteggi, ecco la chitarra di Franco.
La sua
bella canzone in ricordo di Pippo Ripa
ci emoziona
ogni volta. I compagni di banco
-leggasi
ex CUSM - già giunti all’ultima ripa
non
sono pochi e tutti nella bella giornata
li abbiamo evocati per l’avversa fortuna.
Li ricorderemo anche in ogni prossima data
che ci vedrà insieme, consule Maddaluna.
Paolo Pulina
*
A Bergamo la vittoria di Piero
domenica 19 ottobre 2014
Se tanto impegno di Piero
ha dato il felice risultato
che un bel plotone intero
presente in alta Bergamo;
(quel che a Berlino evvi)
che ha digitato le sue note,
insonne, ogni sera e notte.
Certo Baffo, buon “basista”,
ha dato il suo bell’apporto:
con due funicolari in pista
della scelta di trasportarci
Uniti, l’uno e l’altro Virgilio,
dopo passi a piedi tanti!
sono 12 chilometri a piedi
e in più senza che ti siedi!)
molti e graditi nuovi arrivi:
di tale folta massa amica
non posso dire i nominativi
di tutti; scelgo lo scrittore
Salvatore Carachino, autore
di due romanzi densi e belli:
in uno è descritto il collegio
che vide noi tutti giovincelli.
Carachino, di geni teatrali,
ha mostrato ai commensali
due rossi festoni a ventaglio
delle feste CUSM anticaglia!
Mi fermo. Parli Maddaluna.
Prossima puntata: sulla Luna?
Paolo Pulina
per il 25 dicembre 2014
Bona Pasca de Nadale
Bona Pasca de Nadale 2014 e Bon’Annu Nou
Unu primatu de sos italianos de oe
Su cumandamentu de no furare?
Narat Benigni: pro sos italianos:
calchi primatu li devet tocare!
Pro sos antigos giobertianos
baliat su primatu tzivile e morale;
oe una categoria non podet istare
chena partetzipare, che mannale,
a s’ingrassu, a una fura regulare.
Furant: sos politicos natzionales
e regionales; militares; impiegados;
non furant comente sos animales
cando dai su fàmine sunt leados!
Pius nd’ana, pius sun fenomenales
furadores, chena irgonza, biados!
Pro s’EXPO già si sun allenados;
e in su sport olimpicu de sa fura
sa medaglia de oro già est segura!
Bona Pasca de Nadale a Bois, zente pura,
e Bonu Annu Nou! A sos eroicos fantes
de sa “Brigata” naramus: sos fur-fantes
unu seculu poi ana ìnchidu, arrogantes,
sa gherra: e tando “Avanti, Sa Fura!”:
su primatu cheret mantesu cun cura!
Pàulu Pulina e Marinella
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Buon Natale 2014 e Buon Anno 2015
Un primato degli italiani di oggi
Il comandamento di non rubare?
Dice Benigni: per gli italiani:
qualche primato gli deve toccare!
Per gli antichi giobertiani
valeva il primato civile e morale;
oggi una categoria non può stare
senza partecipare, come porco,
all’ingrasso, a un furto “regolare”.
Rubano: i politici nazionali
e regionali; militari; impiegati;
non rubano come gli animali
quando dalla fame sono presi!
Più ne hanno, più sono fenomenali
ladri, senza vergogna, beati!
Per l’EXPO già si sono allenati;
e nello sport olimpico del furto
la medaglia d’oro è già sicura!
Buon Natale a Voi, gente pura,
e Buon Anno Nuovo! Agli eroici fanti
della “Brigata” diciamo: i fur-fanti
un secolo dopo hanno vinto, arroganti,
la guerra: e allora “Avanti, Il Furto!”:
il primato va mantenuto con cura!
Paolo Pulina e Marinella
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