Il mio CUSM in senso stretto sta tra il 1968 e il 1970; dopo, in via Bassini e poi sul territorio, è, per certi aspetti, un’altra storia.
Ci venni insieme a Giulio Reggio, mio compagno di liceo alla Spezia, dove abitavamo, indirizzati e guidati da Paolo Macry, che mi lasciò “in eredità” la sua camera. Ovviamente, i ricordi, molti dei quali, ho constatato, condivisi anche nei particolari, sono tantissimi, su diversi piani e di diversa specie. Forse sarebbe opportuno, per il nostro blog, stabilire una serie di argomenti, di “capitoli”, di rubriche al cui interno si potessero collocare i nostri interventi, anche per evitare che ciascuno di noi sia sollecitato a scrivere interi libri, che difficilmente gli altri avrebbero il tempo o la voglia di leggere per intero.
L’accoglienza fu bella, entusiasmante: i compagni più anziani – soprattutto quelli che ci avevano preceduto di un anno – si adoperavano in tutti i modi per aiutarci ad orientarci, sia all’interno del pensionato, sia nel territorio circostante, sia a Milano in genere e in Università in particolare; il collegio con i suoi spazi, e il pullman che ci portava quotidianamente, più volte al giorno, avanti e indietro dalla Statale e da Città Studi, agevolava gli incontri, individuali e collettivi; la solidarietà e il cameratismo erano forti, tra ragazzi di ogni parte d’Italia, e anche con gli stranieri. E poi, cosa importante per delle “matricole”, la goliardia era bandita (cionondimeno io ho fatto a tempo a subire una penosa lustratio notturna, ma et haec meminisse iuvat); i gavettoni non avevano gerarchie di nessun genere. Credo che aver condiviso quella solidarietà e quel cameratismo, cioè il cuore di quella gioventù, al di là di tutte le differenze, personali e politiche, sia una delle ragioni che per noi alimentano anche oggi il ritrovarsi come qualcosa di buono, a prescindere dal tenore dei ricordi, lieti o dolorosi.
Tutti gli eventi del tempo per noi hanno avuto nel CUSM, oltre che la casa comune dove vivevamo (dove, per esempio – per me è uno dei primi ricordi - si ritornò a piedi a notte fonda dopo la contestazione della “prima” 1968 alla Scala; o dove, da via Fatebenefratelli, venimmo ricondotti, dai pochi compagni forniti di auto, quella decina di fermati per “adunata sediziosa” durante la manifestazione di protesta per la visita di Nixon in Italia, lo stesso inverno); un luogo di informazione, di riflessione, di discussione, di crescita. Alcuni eventi, poi, certamente minori, ma significativi di quel tempo e importanti, per qualcuno epocali, nel nostro “vissuto”, hanno avuto il CUSM come vero e proprio teatro: molti certamente ricorderanno l’occupazione dei piani femminili (inverno 1968-69); la denuncia - per alcuni, per altri l’ammonizione del rettore con minaccia di espulsione dal collegio, dopo che era stata esposta sul tetto, il 1 maggio 1969, la bandiera nel Vietnam del Nord; lo sciopero della mensa per diversi giorni, nell’anno accademico 1969-70, per sostenere nei confronti dell’amministrazione rivendicazioni nostre e per solidarietà nei confronti del personale…
Insomma, ho idea che – anche tralasciando episodi non propriamente degni della posterità (come i “seminari” sulle biomasse di origine antropica quali fonte di energie alternative) - ci sia solo l’imbarazzo della scelta, e per questo, ripeto, servirebbe forse che si disegnasse uno spazio organizzato atto ad accogliere, accanto a testimonianze generali e a ruota libera, contributi incentrati su momenti e aspetti particolari.
Carlo Di Alesio
charlie brown,
RispondiEliminaancor oggi lucido e lustro grazie alla fatica di mano esperta che lasciava, sono 44 anni, indelebile segno
ARIDA MODO PUMICE EXPODITUM
(licenza poetica, era lucido da scarpe brown)
M
Oggi 25 dic 2016,grazie alla mia conoscenza con Francesco manigrasso e grazie al sito del cusm mi son veramente meravigliato. Mi sono riallacciato con un pezzo di vita mia veramente straordinario. Fui cusmino dal 1972 sino all 1975 e son fermented spiacente della scomparsa di tante persone e specialmente per Mario pramaggiore!!! Ne abbiamo bevute un sacco di birre insieme in compagnia del maestro Locastro dallo SCofone a Brera. Mi dispiace fermented anche per Gino Gorgoglione di BARLETA,con cui abbiamo fatto compania.OVviamente la maggioranza dei cusmini che si presenta nel sito non last conosco,ma capisco perfettamente la loro nostalgia ed ramarico espresso da alcuni.
RispondiEliminaFelix Oggi e un giorno di reflezione.Tornando di nuovo al sito del Cusm, mi son passate davanti dagli occhi migliaia di immagini. Immagini di allora quando il Cusm era pieno delle nostre voci ed attivita.ogni Domenica sera in sala tv a seguire la Domenica sportiva do Alfredo PIGNIA o di Paolo Frajese. Prima si aveva seguito PAOLO VALENTE col Novavtesimo minuto,love I'll symaticissimo Paolo,aspettava le prime immagini delle partite let quali tardavano quasi sempre.
RispondiEliminaTantissimi I riccordi durante il periodo della mia permanenza nel cusm. La via ROVANI che portava in piazza ROndo,ladove il cinema ROndo,ove abbiamo visto il primo film di Bruce Lee ,intitolato le Cinque ditta di violenza!!! D estate in via Rovani di notte, mentre si tornava al collegio dal cinema Rondo, c,era un tizio con un barrachino che vendeva fette di cocomero a 100 lire l una.
RispondiEliminacaro Felix,
Eliminamandami una email , dammi il tuo nome in chiaro.
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Il mio indirizzo lo hai all'incipit della bacheca.
Piero
Mi scusi del ritardo,allora I'll mio e-mail e: elgiordani@yahoo.gr e I'll mio nome Giordano Eleftherakis. Cusmino 1973-1975.
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